domenica 17 marzo 2013

Questione di feeling

La critica maggiore che viene rivolta ai flipper virtuali è di non rendere le stesse sensazioni di un flipper vero. Purtroppo questo è vero, in quanto non è presente una pallina che si muove all'interno di un tavolo di gioco e tutti i movimenti che nella realtà sarebbero meccanici qui vengono simulati da un software.

Con dei semplici trucchi è però possibile riuscire a rendere più realistico il proprio flipper virtuale: l'introduzione di luci, knocker, motori vibranti, solenoidi e meccanismi per il tilt, tanto per fare un esempio, ci avvicina a quella che è la resa di un vero flipper.


Uno dei trucchi che ho imparato da chi bazzica nei forum specialistici è quello di usare dei contattori per simulare rumore e vibrazione dei solenoidi dei flipper. I contattori sono dei grossi relè che gestiscono elevati carichi di corrente, quando vengono eccitati emettono un rumore meccanico molto simile a quello che cerchiamo. In particolare il modello suggerito come livello e qualità di rumore è il Siemens 3RH1131-1BA40, che lavora a 12V e quindi è facilmente integrabile all'interno dei propri progetti.

Le installazioni più comuni ne utilizzano otto: due per simulare i flipper, due per i respingenti collocati solitamente sopra i flipper, gli altri quattro posti nel fondo del campo di gioco, due laterali uno avanti e uno in fondo per simulare funghi, buchi e qualsiasi altro meccanismo.

Molto veloce a reagire nel momento in cui gli viene fornita la corrente, può essere collegato direttamente alla Ledwiz, mentre con l'Arduino conviene realizzare un circuito che aumenti la corrente fornita. Ricordarsi infine, come per tutti i relè, di porre un diodo tra positivo e massa per evitare il ritorno di corrente alla scheda al ritorno della bobina (un IN4007 o equivalente).

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